| report di viaggio

Di Walter Tomazzolli

L’avventura: l’ho cercata e l’ho trovata!
Avventura, natura, contrasto, rispetto; queste le parole che caratterizzano, per me, questo viaggio in fuoristrada.
Avventura. Fin dalla pianificazione desideravamo un viaggio che imponesse la navigazione, il fuoristrada anche tecnico, l’autosufficienza, la scoperta, il contatto con la natura. Abbiamo trovato tutto questo e anche di più!
Natura. Dal primo all’ultimo giorno in Romania siamo sempre stati immersi in montagne, colline, boschi e campi coltivati.
Contrasto. Fra le zone rurali e montane e le città, frà il nostro e il loro stile di vita, fra i rumeni e gli zingari.
Rispetto. Per questo popolo operoso, dignitoso e disponibile.

Il progetto
Oltre alle mappe elettroniche dei luoghi, un idea di massima del tracciato da percorrere e una guida turistica, Daniel è stato il nostro unico “contatto locale” che ha svolto il ruolo di interprete. Daniel infatti e un rumeno emigrato da anni in Italia.
La pianificazione si è svolta senza alcuna conoscenza del territorio, utilizzando wikiloc e un road-book edito da una società francese. Il percorso immaginato è raffigurato nell’immagine seguente.

L’intero tracciato consta di circa 1700 km. Avendo a disposizione solo otto giorni in terra rumena abbiamo immaginato di percorrere non più di 800/900 km.

Il viaggio.
Il viaggio è stato realizzato da tre equipaggi con altrettanti fuoristrada. Stefano e Daniel su Land Rover Discovery, Giorgio e Daniele su Jeep Rubicon, e il sottoscritto su Land Rover Defender.
I numeri in sintesi. Partenza il 9 maggio da Trento e rientro sempre a Trento il 20 maggio 2018. 5 partecipanti, 3 veicoli, 3800 km percorsi di cui 1000 sul tracciato e di questi circa 850 fra strade sterrate, strade forestali, tratturi e simili. Sette notti trascorse facendo campeggio libero, tre in campeggio e una in pensione.
L’immagine seguente riporta il tracciato realmente percorso:

9 maggio 2018
Partiamo da Trento verso le 8:45 con l’obiettivo di raggiungere entro serata il lago Balaton in Ungheria. Obiettivo che raggiungiamo sistemandoci in un campeggio quasi deserto in riva al lago.

10 maggio 2018
Entriamo in Romania nei pressi della città Oradea dove facciamo rifornimento di carburante e di cibi freschi: pane e verdure. Da qui raggiungiamo Hidiselu de Jos e finalmente mettiamo le ruote sullo sterrato. Fin da subito apprezziamo la disponibilità dei rumeni; per pranzo ci fermiamo nei pressi di una casa rurale i cui proprietari ci invitano a sederci sotto il loro chiosco. Già dal primo impatto comprendiamo che il fuoristrada non sarà banale; Stefano ed io riusciamo a piantarci in una fangaia e dobbiamo utilizzare i verricelli per uscirne. Ci accampiamo nei pressi del monte Dealù Dabasoi dopo aver percorso 41 km di sterrato.

11 maggio 2018
Trascorsa la nostra prima notte in terra rumena, facciamo colazione e smontiamo il campo e partiamo alla volta della seconda tappa. Ad inizio giornata superiamo alcune salite molto ripide e penetriamo in tratturi molto chiusi dalla vegetazione in un ambiente naturale molto bello. Raggiungiamo quindi il lago artificiale di Floroiu e cerchiamo di raggiungere la cima Plaiului a 1702 m. La tempesta dello scorso anno ha reso purtroppo impraticabili, causa un numero elevatissimo di schianti, quasi tutte le strade forestali Dopo diversi tentativi dobbiamo arrenderci e ci accampiamo in riva al lago nei pressi di una casa utilizzata dai boscaioli. Abbiamo percorso 107 km.

12 maggio 2018
Grazie alle informazioni dei boscaioli riusciamo ad individuare una traccia per uscire dalla zona degli schianti e portarci sul nostro percorso. Dopo un inizio soft il percorso si rileva impegnativo a causa delle strade rovinate ad opera della tempesta, ma ci regala dei panorami stupendi. Circa a metà percorso ci dirigiamo nel paese di Baleni per fare rifornimento. Nel pomeriggio raggiungiamo la cima Cucurbata Mare a 1849 m. La discesa si svolge su una strada forestale resa molto viscida dalle recenti precipitazioni. Facciamo campo nei pressi del paese di Deala Crisului dopo aver cercato invano un campeggio che avrebbe dovuto sorgere nel paese di Nemesi. Abbiamo percorso 150 km.


13 maggio 2018
Continuiamo il nostro viaggio fra le montagne rumene percorrendo dei tratti molto impervi e chiusi dalla vegetazione sino a quando raggiungiamo alcuni edifici con il tetto in paglia ormai abbandonati. Ci sembra una piccola comunità con tanto di edificio per il forno comune del pane. Ridiscesi in valle prima  ci imbattiamo nel primo monastero ortodosso, Crisan, che visitiamo e poi ci riforniamo di acqua dal pozzo della casa di un contadino. Proseguiamo sul percorso dove dobbiamo affrontare una discesa con dente finale molto, molto impegnativa. A fine giornata una salita decisamente fangosa ci costringe a fermarci e fare campo. Abbiamo percorso 107 km. Durante la serata ci raggiunge un veicolo fuoristrada rumeno con quattro persone a bordo. Trascorriamo la serata con loro.


14 maggio 2018
Proseguiamo il nostro viaggio fra le montagne della Romania sino a quando scorgiamo sullo sfondo un monastero. Ci avviciniamo e chiediamo di visitarlo. Scopriamo che qui i monaci coltivano la terra, allevano il bestiame e produco ciò di cui abbisognano. Siamo invitati alla loro mensa; accettiamo ben volentieri. Nel pomeriggio il tempo si guasta e ci costringe a cercare una pensione nel paese di Gura Raului dove abbiamo l’opportunità di gustare per cena alcuni piatti tipici locali. Abbiamo percorso 146 km.

15 maggio 2018
Oggi sarà un giorno particolare. Dopo aver fatto rifornimento di carburante partiamo. Il tempo non è dei migliori e ciò ci costringe a chiedere ospitalità a dei boscaioli per consumare il pranzo; è così che entriamo in un loro rifugio di montagna. Proseguendo ci rendiamo conto di essere in una zona piuttosto impervia dove le strade forestali, a dispetto di quanto indicato sulle mappe, si interrompono costringendoci a continui cambi di percorso. Anche oggi le difficoltà tecniche sul percorso non mancano, anzi! Nel tardo pomeriggio continua a piovere, Stefano ed io decidiamo di cercare una tettoia e di fare comunque campo; Giorgio più saggiamente cerca e trova una pensione. E’ così che parcheggiamo sotto una tettoia privata messa a nostra disposizione dai proprietari con cui ci intratteniamo prima di cena. Abbiamo percorso 188 km.

16 maggio 2018
Ricompattato il gruppo e fatto rifornimento di carburante continuiamo il nostro viaggio con destinazione il castello del condottiero Vlad a Poenari. Per raggiungere le rovine del castello dobbiamo salire ben 1480 scalini! Visitato il castello cerchiamo di percorrere il percorso pianificato a tavolino; anche qui dobbiamo arrenderci alla viabilità e alla morfologia del territorio. Più volte siamo costretti a trovare alternative. All’ora di pranzo, piovendo, chiediamo ospitalità sotto la tettoia di una malga. Abbiamo così l’occasione di assaggiare un ottimo formaggio fresco di pecora. Ci accampiamo nei pressi di un ricovero di pecore facendo la conoscenza dei pastori. Nel corso della serata assistiamo, in disparte a un attacco di lupi; attacco al gregge respinto dai possenti cani e dall’uso di petardi da parte dei pastori. Abbiamo percorso 139 km.

17 maggio 2018
Dopo aver acquisito diverse informazioni dai pastori circa la percorribilità delle strade partiamo. Anche oggi dovremo prendere atto che quanto pianificato non è percorribile. Facciamo diversi tentativi fino a quando Stefano ed io decidiamo di proseguire lungo una traccia nel bosco che un tempo veniva utilizzata come strada. Giorgio prudentemente torna sui suoi passi e si dirige verso il castello di Dracula che visiterà nel pomeriggio. La nostra scelta non ci permetterà di raggiungere il lago Riusor, ma ci regalerà una giornata di intenso e molto, molto tecnico fuoristrada. Le precipitazioni dei giorni precedenti ci costringono all’uso dei verricelli in salita e ad una serie di calate dei veicoli con le “strop”. In serata ci riuniamo facendo campo in un campeggio. Abbiamo percorso 131 km.

18 maggio 2018
Ultimo giorno di fuoristrada.
Verificato sul campo la difficoltà di seguire il percorso pianificato decidiamo di saltarne un pezzo per riprendere più avanti dove siamo quasi sicuri di poter passare. La prima parte della giornata è caratterizzata dalla presenza di sbarre che impediscono il passaggio su diverse strade. Eì la prima volta. Raggiunto il paese di Secaria saliamo verso la montagna. Lì ci aspetta una gradita sorpresa: più di 10 km di traccia che si snoda sulle creste di diverse cime sino alla più alta a quota 1895 m! Ridiscesi in paese risaliamo su un altro versante dove, dopo una salità molto tecnica, ci aspetta un altopiano e una traccia a mezza costa che ci regala panorami stupendi. Facciamo l’ultimo campo nei pressi del lago Tarlung dopo aver percorso 173 km.

19 maggio 2018
Primo giorno di rientro.
Oggi cercheremo di percorrere più chilometri possibile, ma non senza visitare le città di Brasov e di Sibiu. In particolare Sibiu ci colpisce per la sontuosa chiesa ortodossa e gli abbaini dei tetti a forma di occhio.. Sostiamo in un campeggio a Szeged in terra ungherese dopo aver percorso 550 km.

20 maggio 2018
Oggi dobbiamo arrivare a destinazione in Italia. Ci aspettano 1050 km di viaggio! Arriviamo a Trento verso le 21:00. Il viaggio è terminato.

Considerazioni finali
Questo è stato certamente il viaggio più completo e impegnativo che ho fatto sino ad ora dal punto di vista fuoristradistico; quello svolto in maggior autonomia e autosufficienza. Il viaggio in cui mi sono maggiormente concentrato sul percorso e meno sulle attrazioni turistiche classiche. Un viaggio in cui il contatto con la gente locale è stato quotidiano e educativo. Un viaggio in cui è mancata una presenza che sempre mi ha accompagnato: mia moglie Nadia.
Al di là della bellezza dei luoghi e dell’esperienza vissuta, al termine del viaggio, rimane il dispiacere per le condizioni di vita e di lavoro in cui tante persone sono costrette nelle zone rurali e montane della Romania; auguro loro un futuro migliore.